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Partito Socialista Italiano Frazione Comunista Astensionista |
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IL CONGRESSO DEGLI INDIPENDENTI TEDESCHI (Da Il Soviet, 24 ottobre 1920) |
Il Congresso di Halle del Partito Socialista Indipendente di Germania, svoltosi tra il più vivo interessamento dell’opinione pubblica mondiale, ha condotto ad un risultato chiaro e preciso.
Sull’accettazione dei principi e delle condizioni della Terza Internazionale, il Congresso si è nettamente diviso. Gli avversari dell’adesione rimasti in fortissima minoranza hanno senz’altro abbandonato il Congresso, ed il Partito si è diviso in due, si è scisso definitivamente. La sinistra si unirà certamente al KPD in modo che il movimento della Terza Internazionale avrà nella Germania un forte organismo.
Certo questa riunione di due partiti in uno, questa fusione non può accettarsi che come un fatto di carattere eccezionale, ammissibile nella fase costitutiva della Internazionale Comunista. L’eredità del II Congresso dovrà essere quella della sistemazione del movimento in tutti i paesi, dopo di che non potrà più ammettersi altro processo di adesione alla Terza Internazionale che la normale adesione individuale ai partiti che ne costituiranno le sue sezioni in ciascun paese.
Ad Halle ha parlato con grande efficacia Zinoviev, in rappresentanza del Comitato Esecutivo di Mosca dell’I.C. Nella parte conclusiva del suo discorso Zinoviev ha pronunziato queste parole (resoconto della Rote Fahne del 14 ottobre): «Adesso io passo a trattare delle condizioni di ammissione. Si potrebbe dire che in generale le condizioni non sono necessarie. Così è avvenuto nella II Internazionale che si è sfasciata in malo modo». Non per malignità o per ingenuità, ma per le necessità stesse della rivoluzione, le condizioni sono sorte.
Quindi Zinoviev legge la prima delle condizioni e la commenta. «Ognuno deve chiaramente mostrare il proprio colore. Giustamente è stata approvata la ventunesima condizione, proposta dal compagno Bordiga. Se ancora c’era bisogno di una dimostrazione che Bordiga aveva ragione, questo Congresso l’ha fornita. Anche negli altri paesi avverrà la separazione netta degli spiriti (coscienza: geister)».
Abbiamo nel penultimo numero dato il testo dell’emendamento Bordiga, trasformato nel 21° punto. La nuova forma può indurre taluno ad equivoco, com’è avvenuto ai compilatori dell’OdG. Baratono, rimasto in minoranza nella direzione del nostro Partito, invoca il 21° punto come un’attenuazione del 7° punto, interpretandolo nel senso di limitare esclusioni di persone. Invece il confronto del 21° col 19° punto (Convocazione del Congresso straordinario d’ogni Partito per esaminare le condizioni dell’Internazionale) e soprattutto le dichiarazioni riportate da Zinoviev ristabiliscono integralmente il valore politico di tale condizione.
Non si tratta solo di escludere certi noti uomini, campioni dell’opportunismo e del riformismo, ma di tagliare fuori in blocco le minoranze non comuniste, le minoranze che al Congresso straordinario si dichiararono contro i principi e le condizione dell’Internazionale Comunista. Ed infatti ad Halle è avvenuto che tutti i delegati che hanno votato contro l’accettazione delle condizioni sono usciti dal Partito, e con essi i loro rappresentanti. Ha trionfato il principio che dinanzi ai cardini fondamentali programmatici non è questione di disciplina più o meno accettata e rispettata, ma di essere o non essere, di restare od uscire dal Partito.
Dopo di ciò l’Avanti! ha il coraggio di dire che dal discorso di Zinoviev risulta che le tesi di Mosca vanno applicate con una certa larghezza nel tempo e nelle forme dell’azione! Ciò quando in una giornata si è spezzato in due un grande Partito, quando anziché "contentarsi" delle "prede" elencate nel 7° punto, Kautsky ed Hilferding, il rappresentante di Mosca ha chiesto ed ottenuto l’eliminazione di 91 mila membri del Partito.
Crediamo che Serrati poteva risparmiarsi un viaggio a Berlino per raccomandare l’anima di qualche Modigliani e D’Aragona!